Scuola del nord Italia del XVI secolo, da un disegno di Giovan Battista Scultori, detto Giovan Battista Mantovano (Mantova 1503 - 1575)Marte e VenereOlio su tavola118 x 97 cmLa nostra opera, per il suo stile realizzativo e la sua brillante resa cromatica, è una notevole rappresentazione della pittura lombarda o veneta del XVI secolo. Essa nasce dal disegno, poi inciso tra il 1537 e il 1540 (bulino, Bologna, Pinacoteca Nazonale, Gabinetto delle Stampe e Disegni) di Giovan Battista Mantovano (o Giovanni Battista Scultori), pittore e incisore manierista, formato con Giulio Romano. Tra i più importanti allievi del maestro, questo disegno testimonia la grande importanza presso i Gonzaga dei temi mitologici nei decenni centrali della prima metà del XVI secolo. Scultori frequenta Giulio Romano, e tra i suoi disegni egli profila delle statue, poi realizzate in stucco in Palazzo Te, a Mantova. Vasari restituisce di lui una visione positiva, soprattutto loda i suoi disegni definendoli "invenzione, disegno e grazia straordinaria". L’opera, che non riproduce pedissequamente né il disegno né le incisioni che si sono succedute, è una rilettura del tema dello Scultori in chiave di un sobrio manierismo classicheggiante, con l’aggiunta del paesaggio oltre la finestra, probabilmente dovuto a influenze venete, nonché del putto ai piedi dell’alcova. Questo suggerisce che la notevole tavola sia opera di un artista della metà del XVI secolo, da un lato influenzato dalle svolte “paesaggistiche” venete di Giorgione e Tiziano, dall’altro legato al Manierismo classicheggiante centro italiano. 16th century Northern Italian school, from a drawing by Giovan Battista Scultori, known as Giovan Battista Mantovano (Mantua 1503 - 1575)Mars and VenusOil on panel118 x 97 cm